RASSEGNA STAMPA - 14 NOVEMBRE 2008

EDIZIONE MARCHE - Venerdì 14 Novembre 2008

Assenti e stakanovisti, la hit della Camera
Ceroni salta una sola votazione. Favia: «Ma quale primato, è stato aiutato dai pianisti»
di CLAUDIA GRANDI

ANCONA - E' ancora vivo e fa discutere il caso dell'onorevole del Pdl Gabriella Carlucci, incappata nel Trio Medusa (leggasi Iene) davanti al Parlamento e andata su tutte le furie di fronte all'accusa di essere arrivata tardi alla seduta della Camera. Insomma, il tema dell'assenteismo in Parlamento è attualissimo e al di là della Tv, sembra riscaldare gli animi anche nella nostra regione. Scatena accuse anche feroci tra centrodestra e centrosinistra la pubblicazione, proprio sul sito della trasmissione di Mediaset "Le Iene", della statistica delle assenze in aula di tutti i deputati tra il 20 aprile e il 2 ottobre. Guadagna la maglia rosa delle presenze (rilevate in base al numero di votazioni elettroniche) l'on. Remigio Ceroni, Pdl, con una sola assenza su 685 votazioni (il che equivale allo 0,15% di assenze). Secondo in classifica per gli eletti nelle Marche e i marchigiani eletti fuori regione, Simone Baldelli anche lui Pdl (5 assenze per una percentuale dello 0,73), terzo gradino del podio a Luciano Agostini, Pd (27 assenze pari al 3,94% sul totale delle votazioni). Seguono Carlo Ciccioli, Pdl (40 assenze, 5,84%), Maria Paola Merloni, Pd (42 assenze, 6,13%), Ignazio Abrignani, Pdl (45 assenze, 6,57%), Maria Letizia De Torre, Pd (46 assenze, 6,72%), Massimo Vannucci, Pd (50 assenze, 7,3%), Luca Rodolfo Paolini, Lega, marchigiano ma eletto in un altro collegio (68 assenze, 9,93%). Superano quota 100 assenze Matteo Brigandì, Lega (107 assenze, 15,62%), Amedeo Ciccanti, Udc (109 assenze, 16,06%), Mario Cavallaro, Pd (126 assenze, 18,39%), Oriano Giovanelli, Pd (134 assenze, 19,56%), Claudio Barbaro, Pdl (147, 21,46%), David Favia, Idv (165, 24,23%), Giorgio La Malfa (186, 27,15%). Maglia nera, con oltre la metà delle assenze sul totale delle votazioni, per Lapo Pistelli, Pd (364 assenze, 53,14%) e Italo Tanoni, Pdl, eletto in un altro collegio (409, 59,71%).
Fin qui i numeri. Ma è al "pepe" la polemica che ieri pomeriggio si è scatenata tra il primo della classe, Ceroni, e uno degli ultimi, Favia. «Partecipare ai lavori dell'aula e alle votazioni - commentava nel primo pomeriggio il deputato del Pdl - è il minimo che posso fare per ripagare la fiducia che il presidente Berlusconi e gli elettori marchigiani mi hanno dato sempre, in ogni consultazione elettorale». A stretto giro di posta le accuse di Favia. «Se Ceroni è uno dei parlamentari più presenti in aula io ho le ali - la risposta - Per favore, siamo seri, facciamo politica seriamente e con gli strumenti adeguati. Per il centrodestra ormai l'utilizzo dei pianisti è diventato una consuetudine. Censurabile. Sono assenti, ma c'è sempre qualcuno che alternativamente vota al loro posto. Solo così il mio collega Ceroni è arrivato a far contare 684 presenze. Mentre le presenze garantite dal centrosinistra sono reali, quelle del centrodestra sono spesso pura virtualità, voti taroccati». Duro, durissimo l'affondo finale. «Invece di ascriversi meriti che non hanno, Ceroni e chi utilizza questo sistema condannabile dovrebbero piuttosto vergognarsi. Ai miei occhi quella maglia rosa è molto scolorita».
Se Favia parla di pianisti e altri, nel centrosinistra, evidenziano come molto spesso l'opposizione, pur presente in aula, non voti per far mancare il numero legale (il che, ovviamente, fa scendere il numero delle presenze), c'è anche chi non si nasconde dietro un dito. «In effetti - dice Oriano Giovanelli - a settembre e ottobre ho accumulato molte assenze, ma solo perché impegnato per altri incarichi che ricopro, come quelli alla Lega delle Autonomie».
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