giovedì 20 novembre 2008

Teleselling, Baldelli (Pdl): A rischio 30 mila posti di lavoro

Roma, 19 NOV (Velino) - Bilanciare la "salvaguardia dei posti di lavoro" di quanti sono impegnati nell'attività di teleselling, con la "necessaria privacy a cui i cittadini hanno diritto". Questo la richiesta contenuta nell'interrogazione a risposta scritta presentata il 3 novembre da Simone Baldelli e indirizzata ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro. Secondo il deputato del Pdl, infatti, il "combinato disposto della normativa italiana, che ha adottato il sistema dell'opt-in, e dei provvedimenti intimidatori del Garante della privacy del 26 giugno 2008, mette a rischio circa 30 mila posti di lavoro legati all'attività di teleselling". Nel dettaglio, il 26 giugno il Garante per la protezione dei dati personali ha vietato ad alcune società specializzate nella creazione e vendita di banche dati per il teleselling (Ammiro Partners, Consodata e Telextra), il trattamento di dati personali provenienti da elenchi telefonici pubblicati prima del 1 agosto 2005. I dati, secondo quanto sostenuto dall'Authority erano stati raccolti e utilizzati illecitamente senza l'idonea informativa sulla privacy richiesta dalla legge e senza che gli utenti avessero fornito uno specifico consenso. In Italia vige infatti il sistema dell'opt in, vale a dire che per autorizzare il trattamento dei propri dati a fini commerciali bisogna comunicare fisicamente il consenso. Preoccupazione è stata espressa anche dalla Uilcom, secondo cui le decisioni "legittime" del Garante "hanno aperto una pericolosa falla nel settore dei Call center". Il sindacato ha affermato infatti che "pur ritenendo ineccepibile la delibera dell'autorità, è necessario che l'avvio del provvedimento debba consentire l'aggiornamento delle nuove banche dati che dispongano del consenso degli utenti. Tale flessibilità
nell'applicazione della normativa consentirebbe la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro in un settore di forte precarizzazione". Anche secondo Assocontact, l'associazione che riunisce le imprese di call center e contact center in Italia, i provvedimenti potrebbero avere in termini occupazionali pesanti ricadute, mettendo a rischio circa 30 mila posti di lavoro. Il fatturato globale del settore dei call center in outsourcing è stimato, per il 2008, in circa 950 milioni di euro; di questi le sole attività di outbound di telemarketing incidono per 320 milioni di euro.
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Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01516
presentata da
SIMONE BALDELLI
lunedì 3 novembre 2008, seduta n.077

BALDELLI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.- Per sapere - premesso che:

l'ordinamento italiano, in materia di teleselling, ha adottato, in seguito al recepimento della direttiva 2002/58/CE (articolo 129, comma 2, del Codice in materia di protezione dei dati personali), il cosiddetto sistema dell'opt-in, che richiede un consenso preventivo degli utenti interessati e considera come rifiuto alla contattabilità per fini promozionali anche il semplice silenzio dell'utente, che si contrappone al cosiddetto sistema dell'opt-out, ove è necessario il diniego espresso dell'utente a ricevere chiamate finalizzate alla proposizione di offerte commerciali;

il Garante della Privacy, con tre distinti provvedimenti emessi in data 26 giugno 2008 (Divieto del Garante [articolo 154, comma 1, lettera d) del Codice] - 26 giugno 2008. Bollettino n. 96/giugno 2008), ha vietato ad alcune società specializzate nella creazione e nella vendita di banche dati l'ulteriore trattamento di dati personali di milioni di utenti provenienti da elenchi telefonici pubblicati prima del 1o agosto 2005. Il divieto è scattato anche per altre aziende che hanno acquistato da queste società i data base allo scopo di poter contattare gli utenti e promuovere i loro prodotti e servizi tramite call center;

il combinato disposto della normativa italiana, che ha adottato il sistema dell'opt-in, e dei provvedimenti inibitori del Garante della privacy del 26 giugno 2008 mettono a rischio circa 30.000 posti di lavoro legati all'attività di teleselling -:

quali iniziative intenda adottare per bilanciare la salvaguardia dei posti di lavoro dei lavoratori impegnati nell'attività di teleselling con la necessaria privacy a cui i cittadini hanno diritto. (4-01516)

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