mercoledì 11 luglio 2007

RICERCA: CAMERA, GOVERNO BATTUTO SU ODG FORZA ITALIA-VERDI A DELEGA




GOVERNO battuto alla Camera su un ordine del giorno Forza Italia-Verdi sul disegno di legge delega al ...Governo in materia di riordino degli enti di ricerca (poi approvato in serata). L’ordine del giorno reca le firme dei due giovani deputati Simone Baldelli di Forza Italia e Tommaso Pellegrino dei Verdi ed impegna il governo «ad invertire la tendenza della spesa, che in questo momento è sbilanciata più verso la gestione degli apparati che verso l’attività di ricerca, valorizzando e stimolando in tale quadro, anche dal punto di vista economico, i ricercatori più brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia». «Solo il Governo Prodi poteva - afferma Simone Baldelli - dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all’investimento sui nostri migliori cervelli e all’effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti. Ma l’esecutivo ha preso anche uno schiaffo sul tesoretto. La Commissione bicamerale per le questioni regionali presieduta da Leoluca Orlando ha infatti esaminato il Dpef e il decreto sul tesoretto. Mentre sul primo è stato dato un parere positivo con alcune osservazioni volte a migliorare il testo e sottolineando «l’esigenza che nel testo definitivo si accentui la prospettiva federalista del nostro Ordinamento», sul secondo la commissione ha dato parere contrario, motivando la decisione sia con l’assenza di un confronto con le Autonomie locali sia con alcune critiche tecniche al merito del provvedimento.


RICERCA: CAMERA, GOVERNO BATTUTO SU ODG VERDI-FI A DELEGA

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Governo battuto nell'Aula della Camera. L'Assemblea ha approvato, a fronte del parere contrario del governo, un ordine del giorno di Tommaso Pellegrino (Verdi) e Simone Baldelli (FI) alla delega al governo per il riordino degli enti di ricerca.
Il testo, passato grazie al voto favorevole dell'opposizione, dei Verdi e della Rnp, impegna il governo a ''invertire la tendenza della spesa in questo momento sbilanciata più verso la gestione degli apparati che verso l'attività di ricerca, valorizzando anche dal punto di vista economico i ricercatori più brillanti e capaci secondo il principio della meritocrazia''.
''Il governo deve premiare - ha detto Pellegrino in dichiarazione di voto - la ricerca secondo criteri meritocratici e non di facciata. Stupisce che il governo avesse espresso parere contrario sulla necessità di una inversione di tendenza condivisa da tutti per manifestare rispetto nei confronti di chi la ricerca in Italia la fa veramente''.
''Solo il Governo Prodi poteva - ha affermato Simone Baldelli, primo firmatario dell'odg - dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti''.
''Questo atteggiamento insensato dell'Esecutivo è stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'Aula che suona come l'ennesima sberla a un Governo incapace e arrogante, che in realtà se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso - conclude - dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori''.


CAMERA: BALDELLI, SU RICERCA ENNESIMA SBERLA A GOVERNO ARROGANTE

Roma, 11 lug. (Adnkronos) - ''Solo il governo Prodi poteva dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti. Questo atteggiamento insensato dell'esecutivo è stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'Aula che suona come l'ennesima sberla a un governo incapace e arrogante, che in realtà se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso, dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori''. Così il deputato di Forza Italia Simone Baldelli commenta la battuta d'arresto del governo, battuto alla Camera da un ordine del giorno Fi-Verdi sul testo di riordino degli enti di ricerca.
L'ordine del giorno, si legge in una nota, reca le firme dello stesso Baldelli e di Tommaso Pellegrino dei Verdi e impegna il governo a invertire la tendenza della spesa, che in questo momento è sbilanciata più verso la gestione degli apparati che verso l'attività di ricerca, valorizzando e stimolando in tale quadro, anche dal punto di vista economico, i ricercatori più brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia.


CAMERA: GOVERNO BATTUTO DUE VOLTE SU RIORDINO ENTI RICERCA

(AGI) - Roma, 11 lug. - Il governo e' andato sotto due volte a Montecitorio su due odg riguardanti il riordino degli enti di ricerca. La prima volta l'esecutivo e' stato battuto su un ordine del giorno presentato da Forza Italia-Verdi. La Seconda volta, invece, l'Assemblea ha approvato un ordine del giorno, a cui il governo aveva dato parere contrario, presentato da Donatella Poretti della Rosa nel pugno e passato con 241 si' e 229 no.
L'ordine del giorno Forza Italia-Verdi reca le firme dei due giovani deputati Simone Baldelli di Forza Italia e Tommaso Pellegrino dei Verdi ed impegna il Governo: ad invertire la tendenza della spesa, che in questo momento e' sbilanciata piu' verso la gestione degli apparati che verso l'attivita' di ricerca, valorizzando e stimolando in tale quadro, anche dal punto di vista economico, i ricercatori piu' brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia.
"Solo il Governo Prodi - ha affermato Simone Baldelli - poteva dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti. Questo atteggiamento insensato dell'Esecutivo e' stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'Aula che suona come l'ennesima sberla a un Governo incapace e arrogante, che in realta' se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso, dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori".


RICERCA: CAMERA, GOVERNO BATTUTO SU DUE O.D.G. A DELEGA RIORDINO ENTI

(ASCA) - Roma, 11 lug - Governo battuto due volte questa mattina alla Camera nel corso delle votazioni degli ordini del giorno al ddl di delega al governo in materia di riordino degli enti di ricerca.
Nonostante il parere contrario del governo, infatti, l'assemblea di Montecitorio ha approvato un o.d.g. presentato da Tommaso Pellegrino (Verdi) e Simone Baldelli (Fi) ed un altro di Donatella Poretti (RnP).
Il primo o.d.g. impegna il governo 'ad invertire la tendenza della spesa, che in questo momento e' sbilanciata più verso la gestione degli apparati che verso l'attività di ricerca, valorizzando e stimolando in tale quadro, anche dal punto di vista economico, i ricercatori più brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia'.
Il secondo impegna il governo 'a valutare l'opportunità di elaborare strategie per attrarre capitali italiani e stranieri per il potenziamento degli atenei italiani, per la creazione di centri universitari privati, anche attraverso agevolazioni fiscali per coloro che investono nell'università' e nella ricerca'.
'Solo il Governo Prodi poteva - ha affermato Baldelli - dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti. Questo atteggiamento insensato dell'Esecutivo e' stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'Aula che suona come l'ennesima sberla a un governo incapace e arrogante, che in realtà se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso, dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori'.


Enti di ricerca, alla Camera governo battuto su due odg

Roma, 11 LUG (Velino) - Doppio passo falso per il governo a Montecitorio nella discussione sul provvedimento per il riordino degli enti di ricerca. Due ordini del giorno sui quali l'esecutivo aveva espresso un parere negativo sono stati approvati dall'aula. Il primo, presentato da Tommaso Pellegrino (Verdi) e Simone Baldelli (Forza Italia), impegna il governo "a invertire la tendenza della spesa, che in questo momento e' sbilanciata piu' verso la gestione degli apparati che verso l'attivita' di ricerca, valorizzando e stimolando in tale quadro, anche dal punto di vista economico, i ricercatori piu' brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia".
Per Baldelli "solo il governo Prodi poteva dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti". Il secondo documento - presentato da Donatella Poretti (Rosa nel Pugno) - sul quale il governo e' stato battuto impegna l'esecutivo "a valutare l'opportunita' di elaborare strategie per attrarre capitali italiani e stranieri per il potenziamento degli atenei italiani, per la creazione di centri universitari privati, anche attraverso agevolazioni fiscali per coloro che investono nell'universita' e nella ricerca".


RICERCA: GOVERNO BATTUTO ALLA CAMERA SU ODG FI-VERDI

ROMA (ITALPRESS) - Battuto il Governo su un ordine del giorno Forza Italia-Verdi sul disegno di legge, in discussione alla Camera, Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca. L'ordine del giorno reca le firme dei due giovani deputati Simone Baldelli di Forza Italia e Tommaso Pellegrino dei Verdi ed impegna il Governo "ad invertire la tendenza della spesa, che in questo momento e' sbilanciata piu' verso la gestione degli apparati che verso l'attivita' di ricerca, valorizzando e stimolando in tale quadro, anche dal punto di vista economico, i ricercatori piu' brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia".
"Solo il Governo Prodi poteva - afferma Simone Baldelli - dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti.
Questo atteggiamento insensato dell'Esecutivo e' stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'Aula che suona come l'ennesima sberla a un Governo incapace e arrogante, che in realta' se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso, dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori".


RICERCA. BALDELLI (FI): ENNESIMA SBERLA A GOVERNO INCAPACE
PROPRONIAMO UN ATTO DI INDIRIZZO ISPIRATO ALLA MERITOCRAZIA


(DIRE) Roma, 11 lug. - "Solo il Governo Prodi poteva dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti". Simone Baldelli (Forza Italia), firmatario insieme a Tommaso Pellegrino (Verdi) dell'ordine del giorno sul disegno di legge di riordino degli enti di ricerca, commenta la bocciatura da parte del Governo della loro proposta.
L'ordine del giorno Forza Italia-Verdi "impegna il governo ad invertire la tendenza della spesa- spiega Baldelli- sbilanciata piu' verso la gestione degli apparati che verso l'attivita' di ricerca, valorizzando e stimolando i ricercatori piu' brillanti e capaci, secondo il principio della meritocrazia".
Baldelli e' categorico: "Questo atteggiamento insensato dell'esecutivo e' stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'aula che suona come l'ennesima sberla a un Governo incapace e arrogante, che in realta' se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso, dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori".


RICERCA: CAMERA DA' VIA LIBERA A RIFORMA ENTI (RIEPILOGO)

(9Colonne) - Roma, 11 lug - Con il "sì" di Montecitorio, pronunciato stamattina in assemblea, sta per giungere al traguardo finale il disegno di legge che delega il governo a disporre il riordino degli enti di ricerca.
Approvato dalla Camera con 253 voti a favore, 122 contrari e 84 astensioni, il provvedimento è stato parzialmente modificato e attende quindi di essere nuovamente esaminato dal Senato per arrivare all'approvazione definitiva. Il testo autorizza il governo a procedere entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore, al riordino degli statuti e degli organi di governo degli enti pubblici nazionali di ricerca, vigilati dal ministero dell'Università e della ricerca. Contro il testo hanno votato Fi e la Lega, mentre Udc e An si sono astenute. Numerosi gli enti interessati al riordino, fra cui si contano l'Agenzia spaziale italiana, il Consiglio nazionale delle ricerche, il Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, l'Istituto italiano di studi germanici, l'Istituto nazionale di alta matematica, l'Istituto nazionale di astrofisica, l'Istituto nazionale di fisica nucleare, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, l'Istituto nazionale di ricerca metrologica, il Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche 'Enrico Fermi', l'Istituto italiano di tecnologia e la Stazione zoologica 'Anton Dohrn'. Altro punto importante del disegno di legge delega è la norma che affida all'Agenzia nazionale di valutazione dell'università e della ricerca il compito di valutare i risultati dell'attività degli enti di ricerca e di riferire periodicamente al governo. Stamane, prima della votazione conclusiva, e durante la fase della discussione e votazione degli ordini del giorno, il governo è stato battuto due volte su due diversi ordini del giorno, uno presentato dalla deputata della Rosa nel Pugno, Donatella Poretti e un altro, bipartisan, firmato dai deputati Tommaso Pellegrino, dei Verdi e Simone Baldelli, di Forza Italia.
"La maggioranza dei deputati ha ritenuto importante e utile l'impegno dell'ordine del giorno", spiega Donatella Poretti, riferendosi al suo testo che aveva ricevuto il parere contrario del governo. "In Italia - ha precisato la Poretti - i finanziamenti pubblici per la ricerca scientifica sono pari all'1,1 per cento del Pil rispetto ad una media dei Paesi Ocse dell'1,5 per cento, e ancora meno sono gli investimenti privati. Per questo è necessario superare la mentalità secondo cui solo lo Stato può gestire l'Università e la ricerca. Senza investimenti privati l'Italia rimarrà sempre un nano a livello internazionale: i soldi pubblici, in assenza di competitività, non basteranno mai e continueranno ad essere più volte sprecati. Peccato che il governo non abbia colto l'occasione di fare suo questo provvedimento. Mi auguro però - ha concluso la deputata della Rnp - che l'esecutivo abbia colto l'importanza del voto trasversale di oggi in aula: certi provvedimenti sono necessari per riportare la ricerca italiana ad un livello almeno vicino a quella degli altri Stati europei". "Solo il governo Prodi poteva dare un parere negativo a un atto di indirizzo ispirato alla meritocrazia, all'investimento sui nostri migliori cervelli e all'effettiva destinazione dei fondi per la ricerca a progetti concreti e non solo al mantenimento delle strutture e del personale degli enti - ha commentato Baldelli -. Questo atteggiamento insensato dell'Esecutivo è stato giustamente punito da un voto chiaro e netto dell'Aula che suona come l'ennesima sberla a un governo incapace e arrogante, che in realtà se ne infischia dei problemi degli italiani, e in questo caso, dell'eccellenza e della valorizzazione dei nostri ricercatori".

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