martedì 10 giugno 2008

Edizione 114 del 07-06-2008


E la consacrazione del videogenico Baldelli

La prima di Lucignolo con l’inviata Melita


di Giovanni De Stefano

Mancava solo l’intervista di Melita (a.k.a. Diavolita) Toniolo, nuova conduttrice delle esterne di Lucignolo, il programma masturbatorio di Italia Uno, per consacrare il più foto-videogenico dei parlamentari italiani: Simone Baldelli del Gruppo di Forza Italia. Alcuni sostengono che Simone, dalla militanza nei circoli giovanili di Forza Italia lunga quanto può essere lunga una militanza nei circoli giovanili di Forza Italia, sia quasi una versione maschile e ancora meglio vestita di Laura Ravetto, una che ha fatto l’avvocato a Cuneo, del resto. Altri, sostengono che Simone Baldelli sia semplicemente uno dei più grandi umoristi del nostro centrodestra. Se non fossero bastate le sue vignette satiriche di anni ed anni della sua infanzia politica, a spiegarlo ai critici dell’ironia politica, oggi c’è la sua video-imitazione di Giulio Tremonti che non dà pace al pubblico televisivo assetato di satira estiva, che poi non arriva quasi mai, fra un premio Barocco e una serata a Taormina di troppo.

Per quanto riguarda specificatamente quella di Tremonti, si è chiaramente trattato di un’imitazione che, dato il professionalismo con cui l’ha proposta su Italia Uno, non può dare adito a dubbi: deve farla da anni, e deve essere uno dei suoi cavalli di battaglia. Innanzitutto perché il mini-dialogo che improvvisa: “E’ tardi, andiamo” è perfettamente contestualizzato nell’intervista di Melita, che pretende che lui come minimo la porti a cena, in quanto parlamentare privilegiato da abbordare, come da introduzione del servizio. Ma anche perché l’effettiva performance che ci regala è solo successiva a un momento di sconforto grave.
Sulle prime, infatti, Simone viene seguito invano per mezza piazza Montecitorio dalla spudorata ex-concorrente del Grande Fratello. Invano perché lui fa finta di non vederla, come a volte può fare un Buttiglione.

Ma mai come ci saremmo aspettati dall’autore della canzone-parodia di Bocca di Rosa dedicata ad Alessandra Mussolini un atteggiamento simile. Ed ecco che infatti quell’apparente disinteresse verso le interviste televisive, e verso la scollatura della Melita, era solo una perfidia simulatrice del giovane deputato. Un ulteriore segno della sua teatralità e della sua conoscenza delle tecniche di comunicazione da palcoscenico della vita e della politica, che lo pongono su un gradino talmente alto, che chissà che un giorno non possa essere paragonato allo stesso Cavaliere. Al termine del numero, Baldelli agguanta la Toniolo e la sospinge dietro un vicolo extra-parlamentare. Crediamo fermamente che possa essere nata una stella.

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