mercoledì 11 febbraio 2009

EDIZIONE MARCHE (PAG. 34)


Caso Englaro: Ciccanti (Udc): «Libertà di scelta». Casoli (FI): «Sono sgomento»

ANCONA – Una serata intensa e a tratti molto tesa, quella che i senatori marchigiani hanno vissuto lunedì. La notizia della morte di Eluana Englaro li ha colti, assieme ai colleghi, mentre in aula era in discussione il ddl in materia di idratazione e alimentazione. E se la scomparsa di Eluana ha colpito le coscienze dei politici, come quelle di moltissimi cittadini, ha in certi casi reso più convinti delle proprie posizioni quei parlamentari che ieri, al Messaggero, si erano detti, in un verso o nell’altro, combattuti. E’ il caso del senatore Francesco Casoli, Pdl, che pur dicendosi pronto, lunedì pomeriggio, a votare sì al ddl del Governo, aveva ammesso di aver chiesto conforto su Facebook per fugare alcune perplessità. «La notizia della scomparsa della Englaro – spiega – mi ha lasciato sgomento. Ma se fino a ieri pomeriggio (lunedì, ndr), pur pronto a votare il ddl, avevo alcuni dubbi, ora sarei più che mai convinto di dire no alla sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione. In ogni caso, adesso, il Governo si impegnerà a portare a termine un ddl che segua un iter non più d’emergenza». Su un altro versante, il deputato Udc, Amedeo Ciccanti, ora più convinto di quanto, con qualche perplessità, aveva affermato lunedì al Messaggero: la necessità, cioè, di garantire libertà di scelta ai familiari dei malati. «A questo punto – dice – la tutela delle famiglie nella loro libertà di scelta sarà il punto dirimente tra maggioranza e opposizione. Il centrodestra su questo punto dovrà piegare la schiena. La morte di Eluana è stato uno choc, ma la sua vicenda ha aperto uno squarcio su una realtà di cui non si parlava. Una realtà che attiene alle coscienze, non agli schieramenti politici». Ma a tenere banco, lunedì sera, anche il duro scontro in Senato tra maggioranza e opposizione. «Sono mortificata – spiega la sen.Marina Magistrelli, Pd – per l’opera di sciacallaggio del Pdl sulla pelle di questa povera ragazza, delusa perché in un’aula di Parlamento mi sarei aspettata un altro approccio alla vicenda, arrabbiata perché il centrosinistra deve darsi da fare per mandare a casa questo Governo». Dura anche la sen.Silvana Amati, Pd. «Anche il centrodestra è rimasto spiazzato dall’aggressione verbale soprattutto nei confronti del presidente Napolitano messa in atto da alcuni suoi esponenti – dice – Per fortuna, scegliendo di non approvare un ddl d’emergenza per arrivare a una legge sul testamento biologico, è prevalso il buon senso». E sul documento approvato ieri in Consiglio regionale, arriva l’attacco dei parlamentari del Pdl, Remigio Ceroni e Simone Baldelli. «Si soffia – scrivono – strumentale sul fuoco della polemica».

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