mercoledì 27 giugno 2007

PATENTE A PUNTI







Nuovo Codice della strada, più tempo per i ricorsi
Omissione di soccorso, da 3 a 10 anni di carcere

ROMA (26 giugno) - ROMA (26 giugno) - Maglie più larghe nel nuovo Codice della strada per il pagamento delle contravvenzioni e i ricorsi: aumenteranno da 60 a 90 i giorni a disposizione degli automobilisti per beneficiare del pagamento in misura ridotta delle contravvenzioni e per presentare ricorso al prefetto contro di esse. Lo prevede l'articolo 14 del testo di modifica del codice della Strada approvato oggi dalla Camera. In molti altri punti, però, il nuovo Codice si rivela più severo rispetto alle norme attualmente in vigore. Mercoledì 27 la votazione finale del testo, che passerà poi al Senato. Ecco, intanto, i punti principali della riforma.
Omissione di soccorso da parte di drogati o ubriachi: inasprite le pene. L'articolo 15 inasprisce le pene per chi omette di prestare soccorso sulle strade perché ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: rischia l'arresto da tre ad otto anni. Se c'è recidiva, la pena può salire fino a 10 anni. Aumenta anche la pena (sarà da 2 a 6 anni, attualmente è da 1 a 5) per l'omicidio colposo se chi ha investito una persona è ubriaco o drogato, e quella per le lesioni personali colpose (un terzo in più al responsabile).
Tebelle alcoliche nelle discoteche. L'articolo 16 dispone che tutte le discoteche e i locali di intrattenimento dove si vendono alcoolici saranno obbligati a esporre tabelle che indichino quali bevande ed assunte in quali quantità fanno superare i limiti previsti dalla legge per la guida in stato di ebbrezza.
Guida in stato di ebbrezza: servizi sociali invece del carcere. L'articolo 19 prevede invece che chi dovrà essere arrestato per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe potrà essere affidato, su richiesta, ai servizi sociali in alternativa al carcere: ad esempio per assistere le vittime di incidenti stradali.
Quattro punti in più agli automobilisti "bravi". Raddoppiano da due a quattro i punti "bonus" per gli automobilisti che durante l'anno non commettono infrazioni: lo prevede un emendamento di Simone Baldelli di Forza Italia approvato all'unanimità.
Vietato pubblicizzare la velocità. L'articolo 26 prevede che la pubblicità di auto e moto non possa più far riferimento alla velocità da essi raggiunta. Toccherà all'Authority per la concorrenza l'accertamento della violazione di questo divieto, che costerà da 50 a 500 mila euro. Queste somme saranno destinate a finanziare iniziative di educazione stradale e campagne di informazione e prevenzione sulla sicurezza stradale.
Il carcere per chi guida senza patente. Chi guiderà senza patente non se la caverà con i 45 giorni di galera inflitti a Paris Hilton: in Italia rischierà l'arresto fino a un anno, ma solo in caso di recidiva. Lo prevede una modifica al codice della strada approvata oggi alla Camera che inserisce questo comportamento tra i reati penali. Finora la guida senza patente veniva punita solo con una sanzione amministrativa da 2.257 a circa 9 mila euro. Accanto all'arresto, che si applica solo a chi abbia compiuto la violazione due volte in un biennio, la sanzione pecuniaria rimane, anche se lievemente minore. Alla Camera sono state introdotte anche multe più salate per chi "trucca" i motorini trasformando i "cinquantini" in piccoli bolidi. Chi fabbricherà o venderà ciclomotori che superano il limite di 45 km all'ora rischierà ora di pagare da 1.000 a 4.000 euro di sanzione amministrativa, mentre chi li modifica successivamente dovrà pagare da 148 a 594 euro.
Via la patente a chi parla al cellulare. L'articolo 8 prevede, per chi parla al telefonino o ascolta musica in cuffia mentre è al volante, multe da 148 a 594 euro e la possibile sospensione della patente da uno a tre mesi. La sospensione scatterà qualora l'interessato sia recidivo e compia la stessa violazione in un biennio. Chi verrà trovato a guidare parlando al cellulare o ascoltando musica in cuffia, però, non perderà più cinque punti sulla patente come prevede la normativa vigente.
Bolidi vietati ai principianti. Chi ha la patente da meno di tre anni non potrà mettersi al volante di motocicli con potenza superiore a 25kW e ad auto più potenti di 60 kW: in pratica potrà guidare solo le utilitarie. È quanto prevede una modifica al codice della strada approvata oggi alla Camera. Arrivano inoltre revisioni obbligatorie della patente per i principianti che abbiano commesso incidenti gravi e, in generale, per chi dopo un incidente ha avuto la patente sospesa per almeno due mesi.
Come saranno utilizzate le maggiori entrate. Le maggiori entrate determinate dall'aumento delle sanzioni amministrative pecuniarie disposte dalla modifica del codice della strada dovranno essere spese per ammodernare e mettere in sicurezza le strade italiane: lo prevede l'articolo 21 del testo approvato dalla Camera. Le maggiori entrate andranno a finanziare anche il potenziamento dell'illuminazione, il miglioramento della segnaletica stradale e la realizzazione di campagne di prevenzione in materia di sicurezza stradale «attraverso forme di pubblicità ad alto impatto emotivo e comunque tali da evidenziare le conseguenze che possono derivare dagli incidenti stradali». L'articolo 20 del testo introduce, poi, l'obbligo per gli enti concessionari di strade ed autostrade con alto tasso di incidenti a curare immediatamente gli interventi più urgenti per il miglioramento della segnaletica.

Nessun commento:

Iscriviti al: Podcast (Itunes)

Archivio blog