UIL TRASPORTI, IN LISTA NON SOLO PESCA MA PURE LAVORATORI MERCANTILI
Roma, 29 lug. - (Adnkronos) - I marittimi imbarcati a bordo devono tornare nella lista dei lavori usuranti, recuperando cosi' la possibilita' di essere esentati dalla riforma delle pensioni che, dopo l'accordo con i sindacati, il governo dovra' presentare in Parlamento.
A chiedere il reintegro della categoria depennata dall'elenco Salvi nel 1999 sono due iniziative parlamentari distinte: una risoluzione in commissione Lavoro alla Camera del forzista Simone Baldelli e una interrogazione al ministro del Lavoro Cesare Damiano, presentata in commissione Agricoltura di Montecitorio dall'ulivista Michele Bordo.
Ad usufruire dei benefici sarebbero, secondo le due iniziative parlamentari, i lavoratori imbarcati nei pescherecci. Troppo poco, pero' secondo la Uil Trasporti che rivendica l'inserimento nell'elenco anche per i 35mila marittimi impegnati nel traffico mercantile. "Le due inziative parlamentari -dice all'ADNKRONOS Angelo Patimo, responsabile Dipartimento marittimi della Uil Trasporti- sono certamente da accogliere con favore. Ma se il principio passa per chi lavora nelle navi da pesca, a maggior ragione deve passare per i lavoratori impiegati nel traffico mercantile, che soffrono lunghi periodi di permanenza a bordo, non meno di quattro mesi specialmente per chi opera nelle rotte internazionali, o che lavorano in sala macchine o alla pulizia delle tanche. Si sente parlare in queste settimane dell'opportunita' di considerare usurante il lavoro delle maestre d'asilo: figuriamoci, dunque, se questo non deve valere per chi lavora nelle navi. Non abbiamo ancora avuto contatti con il governo su questo tema, ma di certo esporremo all'esecutivo anche le ragioni dei marittimi del traffico mercantile".
La risoluzione presentata da Baldelli in commissione Lavoro alla Camera sara' votata martedi' prossimo, con buone possibilita', almeno secondo l'esponente di Forza italia, di ottenere il via libera da tutti i gruppi. Il provvedimento impegna il governo ad agire concretamente, "alla luce dell'impegno assunto il 2 maggio scorso" durante la discussione di una mozione sulla crisi del settore della pesca: in quell'occasione l'esecutivo si era detto disponibile a reintrodurre l'attivita' dei marittimi imbarcati sui natanti da pesca nell'elenco delle mansioni particolarmente usuranti.
La risoluzione chiede inoltre all'esecutivo di valutare la possibilita' di estendere, in virtu' dei particolari ritmi di lavoro e della possibilita' di lunghi periodi di inattivita' dovuti al fermo-pesca, ai marittimi imbarcati sui pescherecci la disciplina di integrazione salariale. Nella sua interrogazione a Damiano, Bordo, partendo dalle stesse premesse dei parlamentari di Forza italia firmatari della risoluzione, chiede al governo quali iniziative intenda intraprendere "per dare attuazione concreta e rapida" all'impegno assunto all'atto dell'approvazione della mozione del maggio scorso.
IL TESTO DELLA RISOLUZIONE BALDELLI
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00204
presentata da
SIMONE BALDELLI
martedì 12 giugno 2007 nella seduta n.168
La XI Commissione,
premesso che:
ai sensi del comma 1 dell'articolo 1 del decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374, «sono considerati lavori particolarmente usuranti quelli per il cui svolgimento è richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee»; in base alla definizione appena citata, la Tabella A allegata al decreto legislativo n. 374 del 1993 individuava tra le attività particolarmente usuranti, in relazione al profilo dell'aspettativa di vita e dell'esposizione al rischio professionale di particolare intensità, quella dei «marittimi imbarcati a bordo»;
successivamente, la legge 27 dicembre 1997, n. 449, all'articolo 59, comma 11, affidava - in attuazione di quanto previsto nella legge 8 agosto 1995, n. 335, di riforma del sistema previdenziale - ad un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali l'identificazione dei criteri per pervenire ad un elenco delle mansioni usuranti;
nel decreto ministeriale 19 maggio 1999, l'attività dei marittimi imbarcati a bordo non risultava più essere inclusa tra quelle particolarmente usuranti, escludendo in tal modo i lavoratori interessati dai relativi benefici previdenziali;
in data 2 maggio 2007, nel corso dell'esame della mozione n. 1/00154 relativa alla crisi del settore della pesca e dell'acquacoltura, il Governo ha dichiarato di condividere - come richiesto nel dispositivo della mozione - l'opportunità di inserire l'attività dei marittimi imbarcati, con riferimento segnatamente a coloro che operano sui natanti da pesca, tra quelle definite particolarmente usuranti ai fini dell'estensione dei relativi benefici previdenziali;
dato il numero esiguo dei lavoratori coinvolti, l'onere economico sarebbe modesto a fronte di un atto di giustizia e di vera civiltà;
impegna il Governo:
a predisporre iniziative concrete alla luce dell'impegno assunto lo scorso 2 maggio, al fine di introdurre l'attività dei marittimi imbarcati, con riferimento a coloro che lavorano sui natanti da pesca, nell'elenco delle mansioni particolarmente usuranti;
a valutare, altresì, la possibilità di estendere - in virtù dei particolari ritmi di lavoro che tale attività presenta, per cui è possibile che questi lavoratori debbano sottostare a lunghi periodi di inattività a causa di fermi-pesca o di condizioni metereologiche sfavorevoli all'attività peschereccia - ai marittimi imbarcati sui natanti da pesca la disciplina relativa al trattamento di integrazione salariale.
(7-00204)
«Baldelli, Marinello, Misuraca, Licastro Scardino, Angelino Alfano, Pili, Ceroni».
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lunedì 30 luglio 2007
PENSIONI: ANCHE MARITTIMI IN LISTA LAVORI USURANTI, ALLA CAMERA INIZIATIVE FI E ULIVO
Etichette: atti parlamentari, lavori usuranti, risoluzioni in Commissione
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