lunedì 19 novembre 2007

Sul Web il Senato batte la Camera



ROMA

Ad onta di un’età media naturalmente più alta, gli onorevoli internauti sono più numerosi a palazzo Madama che a Montecitorio. Per dirla alla Celentano, in questo caso il Senato è "rock" e la Camera è "lenta". Il Parlamento, certo, si adegua al trend di crescita nell’uso delle tecnologie informatiche, si informatizza sempre di più, offre sempre più servizi e collegamenti agli utenti della Rete, ma se un senatore su quattro può vantare un proprio sito Internet, alla Camera solo un deputato su cinque ha deciso di essere presente in Rete.

Le cifre, ottenute scrutando la Rete ed in primo luogo le home page di Senato e Camera, parlano chiaro: ad avere un sito su Internet sono 126 deputati su 630, cioè un quinto. A palazzo Madama i senatori presenti sul Web sono 83, il che equivale a dire un sito ogni quattro senatori. Nei due palazzi della politica è comunque il centrosinistra ad annoverare il numero più alto di parlamentari con sito Internet. A cominciare dal presidente della Camera Fausto Bertinotti, che può vantare un sito in ben cinque lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo, e che risponde, qualche volta personalmente ma il più delle volte attraverso il suo staff, a tutte le e-mail che riceve.

A Montecitorio il Partito democratico conta 50 deputati con sito annesso, seguito da Forza italia con 26, Alleanza nazionale con 14, l’Udc con 7, Rifondazione con 5, i Verdi con 4 e via via gli altri. La storia si ripete a palazzo Madama dove l’Ulivo (il cambio di nome al gruppo in Pd ancora non è stato formalizzato) conta 27 onorevoli internauti; Forza italia ne annovera 15; Alleanza nazionale 11; l’Udc 7; Sinistra democratica 4; Rifondazione, Lega e il gruppo Misto 3; Le Autonomie e la Dc 2; L’Udeur 1 (quello del ministro Mastella), così come La Destra (il sito di Francesco Storace) e l’Italia di mezzo (la home page di Marco Follini).

Anche nel governo siti e blog sono di casa: a cominciare da quelli del premier Romano Prodi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta. I ministri in Rete sono 10: il titolare delle Comunicazioni Paolo Gentiloni; il ministro degli Affari regionali Linda Lanzillotta; il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro (tra i primi a sfruttare le potenzialità della Rete) e il titolare della Giustizia Clemente Mastella, protagonisti nelle ultime settimane di polemiche via blog; il ministro delle Riforme Vannino Chiti; il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio; il ministro per le Politiche europee Emma Bonino e la sua collega alle Politiche giovanili Giovanna Melandri; il ministro della Salute Livia Turco e il ministro per la Famiglia Rosy Bindi.

Ognuno, naturalmente, ha il proprio stile: la maggior parte scelgie un approccio tradizionale per quel che riguarda veste grafica e contenuti della home page del proprio sito, i link sono essenzialmente quelli istituzionali e il sito raccoglie soprattutto informazioni sull’attività parlamentare: le proposte di legge presentate, gli interventi in aula, oltre alla biografia e all’immancabile foto gallery. Non mancano, tuttavia, le eccezioni. Come nel sito del ministro delle Comunicazioni Gentiloni, che nella finestra (a sinistra della pagina principale) ’ultimi documentì ripropone l’imitazione che l’attore Neri Marcorè, nella trasmissione "Parla con me", ha fatto del predecessore di Gentiloni, Maurizio Gasparri.

Il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa accoglie i visitatori del suo sito entrando in scena dall’angolo (destro naturalmente) della finestra principale che appare nella home page. E dà il benvenuto agli internauti che vogliono soffermarsi sul suo spazio nella Rete. Nè fa difetto al presidente dei deputati di Alleanza nazionale l’autoironia: il suo blog, infatti, si chiama ’diciamolò, il tormentone (pronunciato con la "g" ad onor del vero) lanciato da Fiorello nei suoi show televisivi.

Un vezzo al quale davvero la stragrande maggioranza dei parlamentari in Rete non riesce a rinunciare è quello della galleria fotografica, non di rado accompagnata da una carrellata di video. La forzista Gabriella Carlucci, che accoglie i visitatori del Web col motto ’la politica è donnà, ha scelto di arricchire il suo sito con una dozzina di foto che la ritraggono nel tempo libero: a bordo di una piscina sorseggiando un drink, sorridente in un elegante abito grigio fumo di Londra davanti alla cattedrale di Trani (suo collegio elettorale) dedicata a San Nicola Pellegrino, in pieno relax su una sdraio in spiaggia.

Nella galleria fotografica dell’ex ministro della Cdl Carlo Giovanardi c’è il classico taglio del nastro delle inaugurazioni e tre foto su 30 sono insieme a Papa Giovanni Paolo II. La senatrice dei Verdi Anna Donati mette a disposizione nella sua foto gallery 10 scatti (8 a colori e 2 in bianco e nero) "ad alta risoluzione per la stampa", insieme alle immagini di alcuni momenti salienti della sua attività: a Messina contro il Ponte sullo Stretto, a Verona contro la legge obiettivo.

Il deputato di An Marco Airaghi, fisico imponente e pizzetto alla Italo Balbo, mette online immagini che lo ritraggono in campo con la maglia della nazionale parlamentari, con la famiglia in Egitto o sulle cime innevate del Sud Tirolo, alla porta di Brandeburgo con una delegazione di deputati tedeschi, in campagna elettorale con Gianfranco Fini, ad un corteo con Maurizio Gasparri.

Niente foto in Rete per il "disobbediente" Francesco Caruso. Però su "Altrosud", il suo blogportale, si può consultare l’estratto conto del parlamentare di Rifondazione: indennità parlamentare 5.419, 46 euro; diaria 4.003,11 euro; rimborso spese eletto/elettori: 4.190 euro, per un totale in entrata pari a 13.613 euro. Somma dalla quale, però, Caruso detrae 11.900 euro a vario titolo, dalla quota di 8.100 euro che tutti i parlamentari del Prc versano mensilmente al partito, fino all’affitto (800) per l’abitazione a Roma. Alla fine gli restano in tasca 1.713 euro.

L’oscar della creatività spetta con ogni probabilità al giovane deputato di Forza italia Simone Baldelli: non solo le ovvie informazioni sull’attività politica, non solo la galleria di immagini e video, ma anche una newsletter e poi canzoni, poesie e satira. Più di cento le vignette firmate "Baldo". Tra queste, una che riproduce un (finto, ovviamente) colloquio tra Piero Fassino e Massimo D’Alema. L’ex segretario dei Ds dice al ministro degli Esteri "restituiremo fiducia all’Italia". E il titolare della Farnesina replica "perchè? Ce l’ha prestata?".

C’è chi si propone anche come ’consulente letterariò, come il deputato del Pd Costantino Boffa che offre (colonnina in basso a destra sulla home page del suo sito) consigli per gli acquisti in libreria: ’Quello che non si doveva dirè, di Enzo Biagi e Loris Mazzetti; ’L’alfabeto del buon cittadinò, di Bertrand Russel; ’Confessioni di un sicario dell’economià, di John Perkins; ’L’arte del rugby’, del giornalista neozelandese Spiro Zavos. Si sdoppia, invece, il sito di Daniela Santanchè, da pochi giorni approdata ne ’La Destrà di Storace dopo aver militato in An. Metà del sito (la parte destra) descrive la Santanchè politica, l’altra metà la Santanchè donna, con tanto di pianta interattiva della casa: dall’ingresso al soggiorno, dalla camera da letto fino in cucina dove, cliccando su un libro dalla copertina verde, si scoprono le ricette preferite dell’onorevole: pasta con ricotta e zucca, insalata di filetto e ’tarte tatin’ (una particolare torta alle mele).

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