(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Nell'Aula della Camera il 'tormentone' delle impronte non si ferma. Anche oggi ci sono state contestazioni e lamentele dai banchi del centrodestra nei confronti del nuovo sistema di votazione. ''La fila dei colleghi che non riesce ad esprimere il suo voto si allunga'', lamenta Simone Baldelli durante le votazioni degli emendamenti al ddl sul federalismo fiscale. Il presidente della Camera Gianfranco Fini assicura che la votazione viene mantenuta aperta ''fino a quando tutti abbiano votato, a meno che l'esito della votazione non sia tale'' da far capire che i voti che mancano siano determinanti, salvo comunicare agli stenografi la presenza.
Ma non basta. Pier Ferdinando Casini ha notevoli difficolta' a votare, e con lui in tanti che alla fine delle votazioni si affollano al banco degli stenografi al centro dell'emiciclo. E cosi', mentre Roberto Giachetti prega di ''non aprire ogni volta un dibattito che fa perdere tempo'', Alessandra Mussolini chiede che le impronte siano rilevate ''una volta si' e una no, perche' se no ci viene una botta d'ansia e non c'e' il tempo di vivere''. (ANSA).
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mercoledì 18 marzo 2009
CAMERA: 'ANTI-PIANISTI', PDL RINNOVA PROTESTE SU IMPRONTE
Etichette: Popolo della Libertà, Simone Baldelli
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