venerdì 3 luglio 2009

3 LUGLIO 2009 - SIMONE BALDELLI A PISA

La Pubblica Amministrazione che cambia: Workshop a Pisa

Venerdì 3 luglio 2009, presso la Sala Convegni di S. Croce in Fossabanda a Pisa, si tiene il workshop "La Pubblica Amministrazione che cambia: l’evoluzione dei sistemi di controllo", che vede la partecipazione dell'On. Simone Baldelli (Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera).
L'incontro è organizzato nell'ambito del Master in Auditing e Controllo Interno, con il patrocinio di ANUTEL e ANDIGEL.

Le Amministrazioni Pubbliche italiane, sia centrali che territoriali, vivono tempi caratterizzati da una continua variabilità di scenario ed affrontano una dinamica ambientale crescente, ai limiti della turbolenza. Come può la Pubblica Amministrazione fronteggiare il cambiamento continuo, al fine di adempiere efficacemente e tempestivamente alla propria mission? E’ illusorio pensare che esista un’unica risposta, un’unica cura ad una patologia strutturale; come pure sono sicuramente da evitare provvedimenti normativi non accompagnati da efficaci sistemi di misurazione dell’impatto provocato dalle medesime leggi: ormai risulta chiaro, infatti, che “troppe leggi nessuna legge”.

Nella consapevolezza che la risposta a quell’interrogativo dipenda comunque dall’azione congiunta e sinergica di più elementi, il Workshop si prefigge di fornire un contributo di idee in una prospettiva “endogena”: la dinamica ambientale, infatti, è tanto più governabile quanto più l’organizzazione pubblica vi si adatta e, cioè, se opera con flessibilità, se è in grado di assumere comportamenti non solo passivi ma anche reattivi e proattivi. Ma la trasformazione della struttura pubblica da statica a dinamica presuppone un cambiamento di mentalità ed un diverso modus operandi; a sua volta, il cambiamento organizzativo richiede un insieme di condizioni, di cui da tempo si dibatte e su cui da tempo si sperimenta, con esiti contraddittori e discontinui anche sul piano del confronto territoriale:

* cultura della valutazione;
* misurazione della performance e correlati sistemi incentivanti;
* produttività del pubblico impiego;
* apprendimento e sviluppo organizzativo;
* knowledge management e stili di leadership

ed altro ancora, nella consapevolezza comunque che la valutazione costituisca la linfa vitale di un’organizzazione pubblica che voglia migliorare la propria performance istituzionale, sia pure ed anzi soprattutto nel quadro del cambiamento continuo. L’idea del Workshop nasce, in definitiva, dall’esigenza di comprendere se, ed in quale misura, le politiche di innovazione che il mondo politico e professionale intendono mettere in campo nei prossimi mesi possano effettivamente incidere sulle debolezze strutturali della P.A.
Ma un’innovazione di questo genere, che miri a risultati concreti ed effettivi, deve essere accompagnata da una profonda revisione del sistema dei controlli interni, che costituiscono una delle possibili leve su cui intervenire per favorire il cambiamento organizzativo. Per questo motivo il Workshop, in linea di continuità con la tradizione di ricerca del Dipartimento di Economia Aziendale, intende dedicare spazio anche al tema dei sistemi di controllo, approfondendo il concetto di “cultura del controllo” come corollario indispensabile per la “cultura della valutazione”.

Su questi temi e su questi interrogativi, il Workshop chiama a confrontarsi esponenti governativi impegnati in prima persona per il cambiamento della PA, associazioni di categoria ed altri stakeholders pubblici/privati, rappresentanti di quel mondo complesso di cui si vorrebbe una riforma strutturale, accademici da sempre coinvolti nell’approfondimento scientifico e metodologico di questi temi, nel faticoso tentativo di un processo di comprensione che partendo dall’individuazione delle “debolezze” arrivi ad elaborare un filo conduttore comune per le auspicate strategie di innovazione nel settore pubblico.

1 commento:

Anonimo ha detto...

onorevole tutti concetti condivisibili, però le chiedamo intervenire anche sulla ormai famigerata questione di stabilizzazione dei precari prevedendo nella legislazione una sorta "parificazione di equita":
per ogni precario stablizzato l'assunzione di un idoneo da concorso regolarmente già espletato

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