Al Ministro per lo sviluppo
economico.
Per sapere – premesso che:
Indesit Company ha presentato ai
sindacati un piano di razionalizzazione dell’attuale assetto industriale che
prevede 1.425 esuberi nei tre poli italiani del gruppo;
in segno di protesta contro
questi esuberi previsti dal gruppo Indesit, circa 400 lavoratori degli
stabilimenti di Albacina e Melano hanno dato vita il 5 giugno a scioperi
spontanei, assemblee e cortei, con l'occupazione simbolica della direzione
aziendale a Fabriano;
anche gli operai dell’indotto,
come nel caso della Tecnowind di Fabriano, necessitano di garanzie sul loro
futuro occupazionale;
i circa 500 esuberi (su 1.425 in Italia)
dichiarati dalla Indesit Company che interesseranno il territorio marchigiano,
se sommati alla crisi e chiusura di altre attività produttive di questo
settore, rischiano di appesantire una
situazione occupazionale locale che è già molto preoccupante, specie in un
territorio storicamente produttivo e vitale -:
quali siano le iniziative che il
governo intenda intraprendere per salvaguardare il tessuto occupazionale e
produttivo delle Marche, in relazione al piano industriale della Indesit e alla
crisi dell’indotto, e se il governo non intenda aprire un tavolo tecnico per
cercare di contenere le gravi ricadute che il piano di razionalizzazione della
Indesit Company avrà sull’economia reale della regione Marche.
Simone Baldelli, Ignazio Abrignani
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