martedì 19 giugno 2007

INFORMATIVA URGENTE DEL GOVERNO SUL COMPORTAMENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE NELLA MANIFESTAZIONE CONTRO BUSH E IN QUELLA DEI PENSIONATI

CAMERA. BERRETTO PENSIONATI TIENE BANCO IN AULA DOPO INFORMATIVA(DIRE) Roma, 19 giu. - "Dica alle forze dell'ordine che devono omologare il loro comportamento. Che siano block o pensionati". Cosi' il capogruppo dell'Udc Luca Volonte' si rivolge al vice ministro dell'Interno Marco Minniti, dopo l'informativa del governo sulla manifestazione anti Bush del 9 giugno e su quella dei pensionati tenutasi il 12, sempre a Roma. Dibattito sottotono, quello appena concluso nell'aula della Camera. "L'eccesso di zelo- insiste Volonte'- non c'e' stato nei confronti di coloro che hanno sfilato sotto il carcere de L'Aquila inneggiando alle Br. E non c'e' stato- prosegue- nei confronti dei mille che alla stazione Tiburtina, dopo la visita di Bush, hanno occupato la stazione e creato scontri fino ad ottenere treni speciali. Questa e' proprio una modalita' inaccettabile".
Per Forza Italia interviene Simone Baldelli che invita a non dare all'esterno "la sensazione che i violenti non vengano contenuti mentre i pensionati sono eccessivamente controllati".
Al vice ministro si appella anche Luciano Pettinari di Sinistra democratica: "Che bisogno c'era di far togliere i berretti ai pensionati e poi di identificarli? Minniti si faccia tramite con le forze dell'ordine per il comportamento da tenere in occasione delle manifestazioni chiaramente pacifiche". I pensionati hanno "ragione da vendere" si accalora Giovanni Pagliarini.
Chi invece non vuole sentir parlare di "eccesso di zelo" o di "responsabilita' della polizia" e' il presidente dei deputati di Alleanza nazionale Ignazio La Russa. "La responsabilita' e' politica, altrimenti non si spiega la differenza di comportamento" tra le manifestazioni del 9 e quella del 12. "La polizia ha solo fatto rispettare le leggi".

Stenografico Aula in corso di seduta
Seduta n. 172 del 19/6/2007

Informativa urgente del Governo sul comportamento tenuto dalle Forze di polizia in occasione delle manifestazioni svoltesi a Roma durante la visita del Presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush e in occasione della manifestazione dei pensionati del 12 giugno(Interventi)

SIMONE BALDELLI. Presidente, se ne ho facoltà intervengo. Desidero ringraziare il Viceministro Minniti per questa informativa, che è stata chiesta congiuntamente dai gruppi dell'UDC e di Forza Italia. Essa verte su un tema che ha suscitato, da un lato la curiosità, dall'altro lo sdegno di numerosi esponenti politici e sindacali, a fronte di una concomitanza, di una quasi contemporaneità di due eventi significativi che si sono verificati a Roma: il corteo «anti-Bush» del 9 giugno e la manifestazione dei pensionati del 12 giugno.
Nel corteo «anti-Bush» si sono avute due ore di guerriglia, otto arresti, «episodi critici» (come li ha definiti il Viceministro Minniti). Ci riferiamo ai fatti di piazza della Cancelleria, di piazza San Pantaleo, alle vetrine di due banche sfasciate, agli scontri e ai disordini avvenuti alla stazione Tiburtina, con la conseguente messa a disposizione gratuita dei treni per i manifestanti. Qualche giorno dopo, invece, si è svolta la manifestazione di 200 mila pensionati a Roma, con le agenzie di stampa che battevano addirittura lanci di notizie, che riportavano che i pensionati erano stati oggetto di attenzioni piuttosto «pesanti» da parte delle Forze dell'ordine. Questo ha indotto la questura a diramare un comunicato di smentita di eventuali cariche nei confronti dei pensionati, e, comunque, di identificazioni e fatti, che abbiamo poi verificato in questa sede, in alcuni casi essere confermati, in altri meno.
Chiaramente tutto questo ha suscitato un parallelismo tra i due eventi. La normale reazione, quindi, è quella di chi si domanda il motivo per il quale in una manifestazione (non è certo un bel biglietto da visita per il Paese una manifestazione contro un Capo di Stato straniero in visita ufficiale) ad alcune persone venga consentito - anche se con una certa strategia, con una certa intelligenza tattica delle Forze dell'ordine nel contenimento di taluni scontri - di presentarsi con caschi, bastoni, di commettere violenze, di distruggere beni pubblici e privati, mentre in una manifestazione oggettivamente pacifica i pensionati vengano identificati e via dicendo.
Fermo restando la nostra vicinanza storica, politica al concetto di forze dell'ordine e alle Forze dell'ordine stesse, che ogni giorno sono in prima fila per difendere i cittadini; fermo restando la nostra convinzione che due manifestazioni di carattere diverso debbano necessariamente essere trattate in maniera diversa; crediamo tuttavia - e avremo un lungo elenco di dichiarazioni da parte dei sindacalisti, degli uomini politici, dei parlamentari, di esponenti di forze politiche, a commento dei fatti della manifestazione dei pensionati - che sarebbe un gravissimo errore trasmettere all'esterno l'idea che chi va alle manifestazioni con cattive intenzioni, i violenti, non vengano contenuti, mentre si faccia una sorta di agitazione, di pressione e di controllo incisivo sui pensionati.
Prendiamo atto, quindi, delle sue precisazioni, Viceministro Minniti e invitiamo il Governo - oltre alle Forze dell'ordine, che fanno bene il loro mestiere - a non dare la sensazione che si innalzi il livello della tolleranza, né nei confronti della violenza in genere, né nei confronti della violenza politica e dell'eversione. È come se, in questo Paese, l'opinione pubblica fosse assuefatta al concetto che, quando si svolgono manifestazioni di un certo genere, sia comunque presente una frangia violenta ed esista un disordine da «mettere in cantiere».
Noi vorremmo che anche questa logica si superasse; che il diritto a manifestare fosse sempre e comunque - così come lo è - garantito, come la nostra Costituzione prevede, come una sana democrazia prevede, e che la violenza venga non solo repressa, ma anche prevenuta.
A questo punto sarebbe troppo facile fare battute sulla «strategia della pensione», ma crediamo che sia necessario anche un segnale di rispetto nei confronti dei pensionati. È vero, c'è stata la telefonata indignata delle organizzazioni sindacali dei pensionati, c'è stato un chiarimento con il questore e siamo lieti che le agenzie che in quel momento sono state battute, non siano state confermate dai fatti.

PRESIDENTE.
La prego di concludere.

SIMONE BALDELLI. Concludo, Presidente. Crediamo che, tuttavia, i pensionati, proprio in quanto sono persone che hanno lavorato, hanno costruito questo Paese e hanno dato un grande contributo, vadano rispettati.
Ci rallegriamo del fatto che non siano stati maltrattati dal punto di vista della sicurezza fisica; prendiamo atto del fatto che sono maltrattati fiscalmente, ogni giorno, da questo Governo, anche se ciò, viceministro Minniti - per sua fortuna - non è di sua competenza; purtroppo è un problema dei pensionati.

LINK PER INTERVENTO IN FORMATO AUDIO/VIDEO
http://www.camera.it/audiovideo/video.aspx?id=74959

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