lunedì 23 luglio 2007

PENSIONI: BALDELLI (FI), GOVERNO RIFERISCA ALLE CAMERE

PENSIONI: BALDELLI (FI), GOVERNO RIFERISCA ALLE CAMERE
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - ''Chiediamo che il Governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il Capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il Paese''. Lo afferma Simone Baldelli, deputato di Forza Italia.(ANSA).

PENSIONI: BALDELLI (FI), GOVERNO RIFERISCA IN AULA ANCHE SU LEGGE BIAGI
Roma, 23 lug. (Adnkronos) -
''Chiediamo che il governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il Capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il Paese''. Lo afferma Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia alla Camera e della commissione Lavoro di Montecitorio.

(ECO) Pensioni: Baldelli (Fi), bene Napolitano, Governo riferisca a Camere
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 lug -
"Chiediamo che il Governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il Capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il Paese". Lo afferma in una nota l'onorevole Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia e della commissione Lavoro della Camera.

Apc-PENSIONI/ BALDELLI: GOVERNO RIFERISCA IN PARLAMENTO
_E' lì che deve svolgersi confronto
Roma, 23 lug. (Apcom) - "Chiediamo che il Governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il paese". E' quanto afferma Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia alla Camera e della commissione Lavoro di Montecitorio.

Pensioni, Baldelli (FI): Governo riferisca in Aula
Roma, 23 LUG (Velino) - "Chiediamo che il governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il Paese". È quanto afferma in una nota Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia alla Camera e della commissione Lavoro di Montecitorio.

PENSIONI: BALDELLI (FI), GOVERNO RIFERISCA IN PARLAMENTO

(AGI) - Roma, 23 lug. - "Chiediamo che il governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il Capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il Paese", afferma in una nota Simone Baldelli, del direttivo di FI e della commissione Lavoro a alla Camera. (AGI)

PENSIONI: BALDELLI "GOVERNO RIFERISCA IN PARLAMENTO"

ROMA (ITALPRESS) - "Chiediamo che il Governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perché è nel Parlamento, come giustamente ricorda il Capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il paese". E' quanto afferma l'onorevole Simone Baldelli, componente del direttivo di Forza Italia alla Camera e della commissione Lavoro di Montecitorio.(ITALPRESS).

Pensioni e fiducia: FI apprezza il monito del Colle e rilancia
Roma, 23 LUG (Velino) - Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, torna a mettere in guardia da "forzature e distorsioni" nei rapporti tra governo e Parlamento, caldeggiando "piu' razionali e corrette modalita' di impostazione della legge finanziaria" e, al contempo, constatando che sulle pensioni "il confronto potra' finalmente svolgersi nel luogo appropriato, in Parlamento", dove potra' svilupparsi "una libera dialettica di posizioni".
Parole apprezzate da Renato Brunetta, economista ed europarlamentare di Forza Italia, che qualche giorno fa si era rivolto al capo dello Stato - in una lettera aperta scritta assieme a Giuliano Cazzola e pubblicata l'11 luglio dal Foglio - per ricordare il precedente del 1994, quando l'allora capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro "chiese e ottenne dal governo allora presieduto da Silvio Berlusconi che fosse stralciata dal disegno di legge Finanziaria la riforma delle pensioni". Le motivazioni addotte da Scalfaro "erano parecchio discutibili", ma - rimarcavano nella lettera Brunetta e Cazzola - "nel Galateo della Repubblica, i precedenti non sono aria fritta". E "dovrebbero orientare i comportamenti delle istituzioni, divenire prassi, linea di condotta". Ai due estensori della lettera sembrava "del tutto evidente che l'infausta manipolazione dello 'scalone' finira' all'interno della manovra di bilancio ... E che il rinvio della materia pensionistica alla sessione di bilancio diventera' probabilmente l'ultima spiaggia del governo per venire a capo - a colpi di voti di fiducia e di maxiemendamenti - ai dissensi che contraddistinguono la maggioranza. Puo' essere consentito – domandavano retoricamente Brunetta e Cazzola - un comportamento siffatto?". Conversando con IL VELINO, Brunetta esprime la sensazione che quelle considerazioni - non slegate dal ragionamento svolto oggi dal capo dello Stato - siano state lette con attenzione sul Colle. Per Brunetta nelle parole di Napolitano si coglie la volonta' di diffidare il governo dal blindare in Parlamento la riforma previdenziale. Magari inserendola nella Finanziaria e ricorrendo alla questione di fiducia. Ma se la maggioranza tenesse conto dell'indicazione di Napolitano e separasse la riforma delle pensioni dal cammino della manovra di bilancio, emergerebbero le contraddizioni nella coalizione - soprattutto sul versante della sinistra comunista. Insomma, assicura l'europarlamentare di FI, Prodi e i suoi compagni di viaggio sono "in un mare di guai". Ne' sara' agevole per il governo tradurre la riforma previdenziale in un decreto-legge da presentare agli inizi di settembre: "Si sovrapporrebbe alla Finanziaria. E non si comprenderebbero - aggiunge Brunetta - i requisiti di necessita' e urgenza". Ma se, in mancanza di alternative, la maggioranza optasse per l'inserimento della riforma delle pensioni nella manovra di bilancio, che cosa potrebbe fare Napolitano per opporsi? "Certo – risponde Brunetta - non puo' impedire il ricorso alla fiducia da parte del governo. Ma potrebbe non controfirmare il provvedimento. Anche perche' se si arrivasse all'esercizio provvisorio non sorgerebbe nessun problema, anzi si spenderebbe di meno".
Nelle file di Forza Italia, a soffermarsi sull'intervento del capo dello Stato in materia di pensioni e' anche il senatore Maurizio Sacconi, secondo il quale "i monito del presidente della Repubblica per un maggiore rispetto alle prerogative parlamentari ben si concilia con l'auspicio, ora, di un approfondito confronto nelle due camere sulla controriforma previdenziale. Sarebbe infatti inaccettabile - aggiunge Sacconi - un voto di fiducia sulla disciplina che tocca la vita di molti e per la quale l'opposizione si prepara con emendamenti e argomenti di merito senza logiche ostruzionistiche". Sempre tra le file azzurre, il deputato Simone Baldelli chiede "che il governo venga a riferire in Parlamento in tema di pensioni e legge Biagi, perche' e' nel Parlamento, come giustamente ricorda il capo della Stato, che deve svolgersi il dibattito e il confronto democratico sui temi importanti che riguardano il paese".

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