"Penso che la frattura tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi si possa ricomporre. E mi auguro che si ricomponga presto. Ci sono tanti elettori di An e di Forza Italia che lo vogliono. Che vedono e che apprezzano la collaborazione tra Fini e Berlusconi. Sarebbe un peccato se si perdesse questa opportunita'". Parla cosi' nell'intervista all'ITALPRESS il giovane deputato di Forza Italia, Simone Baldelli. Che poi spiega un tratto umano del carattere del Cavaliere: "Berlusconi e' un uomo generoso, un uomo di pace, sempre pronto a cercare un punto di incontro. Anzi, direi che storicamente si e' dimostrato uomo capace di ricucire strappi anche duri: penso alla vicenda politica e personale con Umberto Bossi". Ma la questione non e' solo personale. Deriva da un fatto politico: la creazione del nuovo partito delle Liberta' recentemente varata da Berlusconi. Una mossa che baldelli cerca di decriptare: "La situazione politica e' nuova, Berlusconi ha dato un colpo d'ala e un'accelerazione ad un progetto che in parte gia' esisteva. L'idea del partito unico del centrodestra non e' una novita'. Lo stesso Berlusconi nelle riunioni private, ma anche nei discorsi in pubblico, ne parlava spesso. Cosi' come sul nome del partito del popolo c'è un riferimento esplicito al legame ormai pluriennale con la tradizione del popolarismo europeo, e al nome inglese european people party". E per il deputato azzurro e' soprattutto il popolo del centrodestra che e' gia' unito: "Il popolo unico del centrodestra c'e' gia', ancora prima del partito. Esiste grazie alle traversate nel deserto e a cinque anni di governo insieme.
C'era l'anno scorso a piazza San Giovanni a Roma. C'era durante la campagna elettorale, e c'e' ora ai gazebo per firmare contro il Governo Prodi". E per questo Berlusconi dal predellino della sua macchina a San Babila non ha fatto altro che fare un gesto da campione. Baldelli lo equipara ad un calciatore: "Il presidente ha fatto un doppio passo da fuoriclasse che nessuno si aspettava, e che ha lasciato indietro un po' tutti: avversari e compagni di squadra".
E per riprendersi dalla mossa del Cavaliere, Baldelli, che e' delegato d'aula di Forza Italia alla Camera, propone agli alleati di ripartire proprio dal lavoro comune: "Il grande partito del popolo delle Liberta' esiste gia' non solo tra gli elettori, ma anche nelle aule dei consigli comunali, provinciali e regionali in cui gli eletti della CdL lavorano da anni insieme. Nel mio lavoro quotidiano in Parlamento l'ho sperimentato vedendo l'impegno generoso di tanti colleghi della Cdl nel battersi contro i provvedimenti iniqui del governo". Ed ecco un esempio ravvicinato.
"In commissione lavoro alla Camera con Udc, An, Lega sul il protocollo in materia di welfare". Un argomento caro a Forza Italia. Non sono infatti finite le speranze degli azzurri di far cadere Prodi, visto che sui temi del welfare il rischio di implosione politica del centrosinistra si fa sempre piu' concreto.
E baldelli spiega: "Direi che le contraddizioni sul welfare emergono pesantemente". E se e' vero che l'approvazione alla Camera e' piu' facile e' pur vero > per il centrodestra - che "il governo ha fatto un'operazione sciagurata e rischiosa per la propria sopravvivenza: ha litigato con Confindustria, ha scontentato i sindacati, e ha fatto protestare Confcommercio. E ora deve scegliere se accontentera' Lamberto Dini o Rifondazione.
Oltretutto a poche ore dall'inizio della discussione generale brancola nel buio e non sa ancora su quale testo mettere la fiducia". C'e', inoltre, un elemento assai grave per i conti pubblici, secondo baldelli: "c'e' il rischio di mancanza di copertura finanziaria del provvedimento, e su quello si dovra' pronunciare in primis la commissione bilancio". E' per tutti questi motivi, per un idem sentire con la gente che "non ne puo' piu' di Prodi, che Berlusconi ha voluto stare, ancora una volta, dalla parte della gente. E dopo le milioni di firme dei gazebo ha lanciato il partito nuovo". Un partito nuovo che puo' - per Simone Baldelli - andare molto lontano: "L'augurio e' che arrivi al 51%... Quel che e' certo e' che si tratta di un progetto maggioritario per gli italiani. Attorno al quale vogliamo chiamare la maggioranza del popolo. A prescindere dalla legge elettorale".
E proprio di legge elettorale si discutera' nella settimana entrante che si apre con il dialogo tra Fini e Veltroni e si chiude, venerdi', con l'incontro Veltroni-Berlusconi. Il leader del Pd ha gia' detto che il dialogo ci sara' solo se si discute di riforme istituzionali e non solo di legge elettorale. Baldelli ribatte: "Il dialogo sulle riforme fino ad adesso il centrosinistra l'ha utilizzato come alibi per non andare a votare se cadeva il governo al Senato".
Poi il deputato azzurro spiega le mosse di Berlusconi: "Il Cavaliere non rinuncera' a fare cadere Prodi. La percezione che si e' avuta nella base, tra la gente, e che puo' essere anche sbagliata e' che invece Fini e Casini dando immediatamente la disponibilita' a sedersi al tavolo della legge elettorale abbiano in qualche modo rinunciato a far cadere Prodi". Insomma Berlusconi trattera', ma senza dare l'impressione di voler tenere in vita Prodi e il suo governo. Ma nel partito nuovo ci sara' spazio per i giovani o ci saranno parrucconi? Il trentacinquenne Baldelli non ha dubbi: "Diciamo che per ragioni anagrafiche e di merito politico non mi sento affatto un parruccone". E proprio sui trenta-quarantenni nelle settimane scorse Berlusconi ha detto di voler puntare. Una generazione che per Baldelli e' pronta: "Credo ci siano molti giovani parlamentari, giovani consiglieri, donne e uomini che vengono del movimento giovanile, che hanno maturato una grande esperienza politica nella scuola nell'universita' e nei consigli comunali. Sono tutti giovani che guardano con attenzione al progetto di Silvio Berlusconi. Perche' il doppio passo del Cavaliere e' la novita' politica di questo anno, di questa stagione".
(ITALPRESS).
E per riprendersi dalla mossa del Cavaliere, Baldelli, che e' delegato d'aula di Forza Italia alla Camera, propone agli alleati di ripartire proprio dal lavoro comune: "Il grande partito del popolo delle Liberta' esiste gia' non solo tra gli elettori, ma anche nelle aule dei consigli comunali, provinciali e regionali in cui gli eletti della CdL lavorano da anni insieme. Nel mio lavoro quotidiano in Parlamento l'ho sperimentato vedendo l'impegno generoso di tanti colleghi della Cdl nel battersi contro i provvedimenti iniqui del governo". Ed ecco un esempio ravvicinato.
"In commissione lavoro alla Camera con Udc, An, Lega sul il protocollo in materia di welfare". Un argomento caro a Forza Italia. Non sono infatti finite le speranze degli azzurri di far cadere Prodi, visto che sui temi del welfare il rischio di implosione politica del centrosinistra si fa sempre piu' concreto.
E baldelli spiega: "Direi che le contraddizioni sul welfare emergono pesantemente". E se e' vero che l'approvazione alla Camera e' piu' facile e' pur vero > per il centrodestra - che "il governo ha fatto un'operazione sciagurata e rischiosa per la propria sopravvivenza: ha litigato con Confindustria, ha scontentato i sindacati, e ha fatto protestare Confcommercio. E ora deve scegliere se accontentera' Lamberto Dini o Rifondazione.
Oltretutto a poche ore dall'inizio della discussione generale brancola nel buio e non sa ancora su quale testo mettere la fiducia". C'e', inoltre, un elemento assai grave per i conti pubblici, secondo baldelli: "c'e' il rischio di mancanza di copertura finanziaria del provvedimento, e su quello si dovra' pronunciare in primis la commissione bilancio". E' per tutti questi motivi, per un idem sentire con la gente che "non ne puo' piu' di Prodi, che Berlusconi ha voluto stare, ancora una volta, dalla parte della gente. E dopo le milioni di firme dei gazebo ha lanciato il partito nuovo". Un partito nuovo che puo' - per Simone Baldelli - andare molto lontano: "L'augurio e' che arrivi al 51%... Quel che e' certo e' che si tratta di un progetto maggioritario per gli italiani. Attorno al quale vogliamo chiamare la maggioranza del popolo. A prescindere dalla legge elettorale".
E proprio di legge elettorale si discutera' nella settimana entrante che si apre con il dialogo tra Fini e Veltroni e si chiude, venerdi', con l'incontro Veltroni-Berlusconi. Il leader del Pd ha gia' detto che il dialogo ci sara' solo se si discute di riforme istituzionali e non solo di legge elettorale. Baldelli ribatte: "Il dialogo sulle riforme fino ad adesso il centrosinistra l'ha utilizzato come alibi per non andare a votare se cadeva il governo al Senato".
Poi il deputato azzurro spiega le mosse di Berlusconi: "Il Cavaliere non rinuncera' a fare cadere Prodi. La percezione che si e' avuta nella base, tra la gente, e che puo' essere anche sbagliata e' che invece Fini e Casini dando immediatamente la disponibilita' a sedersi al tavolo della legge elettorale abbiano in qualche modo rinunciato a far cadere Prodi". Insomma Berlusconi trattera', ma senza dare l'impressione di voler tenere in vita Prodi e il suo governo. Ma nel partito nuovo ci sara' spazio per i giovani o ci saranno parrucconi? Il trentacinquenne Baldelli non ha dubbi: "Diciamo che per ragioni anagrafiche e di merito politico non mi sento affatto un parruccone". E proprio sui trenta-quarantenni nelle settimane scorse Berlusconi ha detto di voler puntare. Una generazione che per Baldelli e' pronta: "Credo ci siano molti giovani parlamentari, giovani consiglieri, donne e uomini che vengono del movimento giovanile, che hanno maturato una grande esperienza politica nella scuola nell'universita' e nei consigli comunali. Sono tutti giovani che guardano con attenzione al progetto di Silvio Berlusconi. Perche' il doppio passo del Cavaliere e' la novita' politica di questo anno, di questa stagione".
(ITALPRESS).
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